
Di sicuro se cercate le melodie zuccherose e i testi pop che ci piacciono tanto avete già sbagliato strada: la cosa che più colpisce di quest'album infatti è l'estrema maturità delle compozioni, sia a livello di testi che di musica. Si parte subito in quarta con "Ready set go" e "The Rain", di gran lunga la mia preferita di tutto il disco: punk rock di scuola Ramones, molto veloce e potente. Si rallentano un po' i toni con "I'm not sorry", per poi ripartire veloci con "12,Three Crosses Street", dedicata al Wurlitzer Ballroom, un locale strafigo di Madrid.
Il cd scorre via liscio ma ciò non deve trarre in inganno, le tracce si mantengono ruvide dall'inizio alla fine senza eccessive aperture pop(si sconfina anche in territori hc con "Stab till you bleed no more", pezzo scritto dall'ex Aper Jerry Hormone). A conti fatti, lo stile del quartetto di Rotterdam richiama molto quello dei concittadini Apers, specialmente se si tiene come riferimento "Reanimate my heart", ultima fatica di questi ultimi, ma in generale l'impressione è quella di un disco che non dà quell'idea di già sentito che purtroppo recentemente aleggia su molti album. Da segnalare la presenza di Kepi Ghoulie e Danny Vapid come guest in due pezzi (rispettivamente "Go get your brain checked" e "All eyes on the fire").
Tenendo conto della giovane età dei 4, un signor album e una scommessa sicura per il futuro. Non vi resta altro che comprare questo disco e aspettare che vengano a farci visita!!
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EnriGluesniffer
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